Come a fine inverno si procede al “cambio di armadio” per affrontare la bella stagione, così l’arrivo della primavera deve suggerirci qualche controllo supplementare alla nostra auto, per affrontare in piena forma condizioni climatiche differenti e a modo loro impegnative.
Anche se il cosiddetto “Generale Inverno” sta proponendo qualche colpo di coda, specie nella regione alpina, con intense nevicate che nella Pianura Padana si trasformano in lunghe giornate di pioggia, l’automobilista previdente inizia a programmare gli interventi di manutenzione in vista dell’arrivo dell’agognata primavera per poter guidare una vettura in perfetta forma, tanto nel caso dell’auto di famiglia quanto in quello della company-car magari fornita in uso promiscuo personale e aziendale.
Come pianificare la manutenzione dell’auto dopo l’inverno
Alcune scadenze sono di fatto fissate per legge, come il passaggio ai pneumatici estivi (dal 15 aprile, a meno di non utilizzare gomme all-season tutto l’anno), altre coincidono con gli appuntamenti in officina per i tagliandi periodici, altre ancora sono dettate dal buonsenso, dall’amore o più semplicemente dal rispetto per la propria automobile e dalla regola secondo la quale è bene intervenire prima che eventuali inconvenienti, tecnici e non solo, possano sopravvenire. Senza contare gli interventi che sono caldeggiati dai sistemi elettronici di cui le auto di ultima generazione sono dotati, come il rabbocco del liquido lavavetri, generalmente utilizzato con particolare intensità quando si guida su strade sporche, bagnate o innevate, quando il parabrezza e i gruppi ottici anteriori vengono ricoperti continuamente dalla pioggia e dalla fanghiglia sollevata dalle auto che ci precedono.
Visibilità e protezione della carrozzeria
Proprio in tema di visibilità, l’attenzione dovrebbe focalizzarsi subito sullo stato delle spazzole dei tergicristalli e del tergilunotto, sovraffaticati dal maltempo. Controllarle e sostituirle nel caso in cui siano deteriorate o strappate in qualche punto è rispettivamente utile e necessario.
L’aver guidato su strade innevate o su percorsi di montagna periodicamente sgomberati dalla neve può aver sottoposto la carrozzeria, i gruppi ottici anteriori e il pianale a uno stress legato alla salatura delle strade e quindi al rischio di corrosione. Fondamentale in questi casi non solo procedere nella stagione invernale alla periodica pulizia del sottoscocca, oltre al lavaggio accurato della carrozzeria, ma anche a un “lavaggio di fine inverno”, magari in coincidenza con il ritorno dall’ultimo weekend in montagna. Quanto alle luci, oltre a controllarne la funzionalità è bene verificare che gli eventuali elementi in plastica di carenatura non siano scheggiati, non presentino umidità all’interno e proiettino correttamente il fascio luminoso. Attenzione in particolare ai fari allo xenon e LED che, se sporchi, generano fastidiosi riflessi e abbagliano le auto che si incrociano e che ci precedono, con conseguente pericolo per la circolazione.
Lavaggio manuale e cura degli interni
Un lavaggio accurato della carrozzeria, meglio ancora se effettuato a mano, permetterà sia di evitare le eventuali abrasioni causate dalle spazzole dei car-wash automatici sia di mettere in luce eventuali graffi o scheggiature della vernice che possono essere stati causati dal pietrisco presente sulle strade (e non visibile sotto la pioggia o nella nebbia) e che potrebbero esserci sfuggiti a causa proprio a causa dello stato di scarsa pulizia esterna dell’auto. In tal caso, i prodotti appositi come le cere o un passaggio in carrozzeria possono porre rimedio a una situazione che, se trascurata, potrebbe comportare la fioritura di ruggine sulla e sotto la vernice.
Analogamente, anche lo stato dei rivestimenti interni merita di essere controllato: un accurato lavaggio dell’abitacolo rimuove sporco e cattivi odori, senza dimenticare il bagagliaio, dove sono state caricate a volte magari senza cura attrezzature sportive, borse e valigie rimaste all’aperto.
Manutenzione del climatizzatore
Un check-up esteso all’impianto di climatizzazione è poi d’obbligo: d’inverno lo si impiega soprattutto per disappannare i cristalli ma da qui a poco esso si rivelerà indispensabile per viaggiare a una temperatura corretta e confortevole, magari su lunghe distanze in occasione delle vacanze pasquali ormai prossime. Meglio mantenerlo in perfetta efficienza in tutte le stagioni, rivolgendosi eventualmente alla rete di assistenza per i controlli più specialistici, così da verificare che non si sia abbassato il livello del liquido refrigerante, che la cinghia di trasmissione non si sia allentata o il condensatore non si sia intasato. È bene verificare anche i filtri (quello dell’aria e l’antipolline), perché è importante poter respirare aria pulita mentre si viaggia, soprattutto se a bordo si trovano persone che soffrono di allergie o persone sensibili come bambini e anziani. L’efficienza del climatizzatore, infatti, nella bella stagione soprattutto, si traduce in un miglior livello di comfort e quindi di sicurezza.
Se, terminata la stagione invernale, non utilizzate più il portapacchi sul tetto, il portasci o altri elementi rimovibili, non esitate a porre questi sistemi di portaggio in cantina o in garage, così da beneficiare di una migliore aerodinamica e di consumi più contenuti, ottenibili anche con la corretta pressione di gonfiaggio dei pneumatici.
A tutti questi controlli, specifici per il “cambio di stagione”, sono naturalmente da aggiungere le periodiche verifiche dello stato del battistrada e dei fianchi dei pneumatici, provvedendo se del caso a inversioni o sostituzione, dei liquidi refrigeranti, della batteria e dei lubrificanti.